Tre anni di vita in Italia - bilancio
Ecco, oggi sono tre anni che viviamo in Italia e più particolarmente a Torino. Ci siamo trasferite in questa bellissima città a giugno 2016 e ci sembrerebbe quasi ieri. Beh no dai… Siamo cambiate un po’!
Ma allora, non sarebbe giunto il momento di fare un bilancio di queste tre anni di espatrio dai nostri amici italiani?
(da voi quindi!)
1. Siamo diventate bipolari
Ok, questo non è nuovo, ne parlavamo già nel nostro articolo “strane bestie questi espatriati” ma è un fatto. Abbiamo oramai due “casa nostra” nelle quali ci sentiamo a casa ! Al cuore dei conflitti Italia/Francia, non sappiamo chi difendere. In Italia, difendiamo con fervore la Francia e in Francia difendiamo coraggiosamente l’Italia. Madonna…
2. Parliamo italiano
E pensiamo e sogniamo in italiano. Ok troverete qualche errore nei nostri testi (è il charme alla française 😉) ma è pur vero che parlare in italiano è diventato una cosa banale. Non riflettiamo più in francese, cerchiamo sempre meno le parole italiane e ormai mettiamo delle parole francesi nelle conversazioni in italiano e parole italiane nelle conversazioni in francese… Il tutto senza accorgercene! Abbiamo anche un po’ dimenticato l’inglese oppure facciamo dell’italinglese, perché il nostro cervello non fa la distinzione tra le lingue straniere: ottimo!
3. Siamo diventate una famiglia
Lontane dalla nostra famiglia e i nostri amici, siamo diventate a noi due (tre con la gatta Lizzie) una vera famiglia. Un’amicizia atipica ma forte che ci permette di stare positive e motivate in ogni circostanza. E delle circostanze a volte non molto allegre, vi preghiamo di crederci, ce ne sono! Lo Stato italiano ci considera anche come un nucleo famigliare: paghiamo la tassa sui rifiuti solo una volta. Che bello essere una famiglia!
4. Viaggiamo attraverso l’Italia
E questo è il punto davvero simpatico dei nostri tre anni di vita in Italia. Vivendo a Torino, è senza dubbio, più semplice fare la valigia e partire un weekend da qualche parte in Italia. Viviamo delle esperienze molto belle, scopriamo dei posti assolutamente stupendi ed è veramente la parte positiva nella nostra scelta di vita. Potremmo anche dire che conosciamo meglio l’Italia rispetto alla Francia. Tanto più che con i nostri lavori rispettivi, siamo spesso in trasferta e anche se non è turismo, ci permette di andare al contatto delle persone e capire meglio cos’è l’Italia e chi sono gli italiani !
5. Il nostro cervello continuamente in ebollizione
Vivere sempre delle esperienze, positive come negative, sveglia la nostra mente, che a volte nella routine può dormire sugli allori. Da tre anni, il cervello non dorme, anzi, tutt’altro! Tante idee emergono e abbiamo finalmente deciso di passare all’azione… E lanciarsi in un nuovo progetto a Torino! Si chiama Vivé [Turin] e proponiamo il nostro aiuto nell’organizzazione di viaggio nella capitale piemontese.
6. Ce la caviamo da sole e lontano
Quando viviamo dei momenti un po’ meno simpatici nella vita e che siamo vicino ai parenti e amici, a volte può aiutare. Ne parliamo, chiediamo dei consigli, conosciamo sempre qualcuno che conosce qualcuno che potrebbe avere una soluzione. In Italia, la nostra famiglia e i nostri amici non conoscono nessuno. Allora il più banale problema di macchina diventa una prova, senza parlare delle più complicati, più faticose, dove non sappiamo se siamo prese in giro o se è la normalità in Italia? Facciamo degli errori e impariamo. E poi, scriviamo un blog 😉
7. Le storie d’amore con gli uomini italiani
Ah l’argomento spinoso, che, tuttavia, fa parte della nostra vita in Italia. Il bilancio dopo tre anni è che ancora non abbiamo capito niente agli uomini italiani… Esisterebbe un manuale utente? O allora un manuale per noi donne francesi che potremmo offrire all’uomo durante il primo appuntamento?
8. Scopriamo una passione per il vino
Ci piaceva già il vino all’origine, per fortuna, visto che veniamo da una regione vinicole in Francia (Paesi della Loira) ma da quando viviamo nel Piemonte ancora di più! Ci interessa molto e adesso siamo nell’attesa di poter fare dei viaggi sul vino nella nostra regione, l’Anjou al fine di conoscere meglio anche i nostri vini. Ovviamente, con l’obiettivo di tirarsela con le nostre conoscenze del vino francese presso i nostri amici italiani! (Se non l’avete capito, scherziamo!)
Nel fra tempo, scriviamo sul vino piemontese!
9. Gesticoliamo
E un fenomeno strano ma da quando viviamo in Italia, abbiamo preso l’abitudine di parlare con le mani. Come se farlo aiutasse a esprimere le nostre idee. Ve ne parliamo di più nel nostro articolo “le nuove abitudine in Italia”
10. Bestemmiamo
Bestemmiamo pure in italiano… Non ne siamo orgogliose, anche se… Abbiamo capito la passione per i maiali e ci dedichiamo tutta la nostra creatività, soprattutto in macchina! Porca Polenta! Domanda: chi è sto Zio Billy?
11. Mangiamo molti più carboidrati
Era inevitabile, pasta e pizza come se piovesse! Fortunatamente, il nostro metabolismo finora segue il ritmo. E non sappiamo come lo fa!
12. Impariamo tantissimo su noi stesse
Questo è sicuramente un danno collaterale della nostra bipolarità nascente ma vivere all’estero ci porta a riflettere tantissimo su noi stesse. Un vero ritiro spirituale senza viaggiare fino al Nepal. Perché la cultura, le mentalità e le esperienze di vita sono diverse, naturalmente finiamo per riflettere sulla propria persona e al cosa e perché delle cose. Questa riflessione su se stesso, fare la sua propria analisi è allo stesso tempo strano e super interessante. E poi, come ve lo dicevamo, permette di tenere la nostra mente sveglia 🙂 Proviamo di non andare nell’eccesso !
13. Non sappiamo dove vivremo domani
In realtà, abbiamo una piccola idea (e non ve lo diciamo), ma ci rassicura di non proiettarci e vivere come viene. Carpe Diem. Una cosa sicura è che viviamo da tre anni qua e sono tre anni che abbiamo lasciato lo stile nomade!
14. Perché non si puo finire con un numero dispari!
Ne va della salute mentale di Amélie!
Ecco il nostro resoconto dopo tre anni di vita a Torino in Italia. Ci rimane anche tanto da vivere e da scoprire e come si dice “chi vivrà vedrà”. Di certo, Torino ci ha catturato e, per ora, ci è difficile immaginare la vita altrove. Non esitate a condividere con noi i vostri commenti o pareri, se vivete all’estero o prevedete di trasferirvi fuori dal vostro paese natale, raccontateci!
Sono sempre molto curiosa di sapere cosa ne pensano del nostro paese quelli che arrivano da fuori. Sono felice di vedere che continuiamo a piacere e che la vita italiana non è poi così male!
Vedo che non importa da dove si viene e dove si espatria ma certe cose rimangono uguali come il manuale per gli uomini, il diventare una famiglia con persone che fino a poco prima erano estranei e fare un miscuglio di lingue che non ci si ricorda più niente! ahahh
Esatto! Comunque, il manuale sugli uomini italiani se ce l’hai, lo leggiamo volontieri ahah
Interessanti punti di vista sull’Italia 🙂 Sugli uomini italiani, posso aiutarvi poco, visto che sono accoppiata da anni e che comunque, quando li osservo, mi sembrano animali strani 😀 Per quanto riguarda i carboidrati, siete finite nel Paradiso di pasta, pizza e pane, per cui fate incetta ma con moderazione. Per il resto, bella amicizia!
Ahaha, infatti sono animali strani, proviamo comunque a capirli 😉
Proviamo anche a capire il nostro paese di adozione, ci piaciono le sfide ahaha.
Ciao ragazze, prima di tutto complimenti per il blog e per la vita da expat, mi ritrovo in tante cose che avete scritto ma al contrario, essendo stata due anni in Francia! (Sono ancora expat, ma adesso nel mondo anglofono, argh!). Però non pensavo che si potesse, da non italiano, imparare a parlare con le mani… Bravissime! 😄
Ciao Lucy! Grazie! Ci fa piacere leggere commenti da altri expat 🙂 Ahaha dopo la Francia stai affrontando un altro mondo 😄 Andremo a leggere le tue storie d’expat allora!
Si si adesso non possiamo più parlare senza le mani, terribile ahaha
Che bello il vostro blog! Vi ho scoperto ora e credo che continuerò a seguire le vostre avventure e i vostri viaggi. Mi piace leggere le avventure degli expat in Italia.
E tranquille, anche noi italiane avremmo bisogno di un manuale per capire gli uomini, non solo voi francesi.
Grazie! L’Italia è bella anche se ci da del filo da torcere ogni tanto aha.
Ma guarda, secondo noi questo manuale potrebbe anche un manuale universale 😉
Che bello questo post. Mi intenerisce un po’ leggere di come possano cambiare le persone trasferendosi in Italia. Traspare una bella felicità dalla vostre parole.
Ci fa proprio piacere leggere il tuo commento, Grazie! Siamo cambiate e siamo cresciute con l’Italia questi ultimi anni 🙂 E’ soprattutto la prima volta che trascorriamo cosi tanto tempo fuori dalla nostra regione. Una ragione ci sarà 🙂
Non conoscevo il vostro blog e devo dire che mi avete incuriosito un sacco. È bello sentire parlare del proprio Paese da chi si è trasferito dall’estero. Probabilmente noi italiani dovremmo imparare ad apprezzarlo di più con i suoi pregi e difetti.
Ha ragione Paola…. Nessun manuale pervenuto nemmeno a noi italiane, forse dovremmo scriverlo! 😂 Sulla questione dei gesti, vi capisco, più a sud andate e più gesticoliamo 😂😂
Dai iniziamo a scriverlo tutt’insieme questo manuale! 😂 “L’uomo, questa strana bestia” ahah
Allora meno male che siamo al Nord! Non immagino se fossimo state al Sud ahaha.
Punto n°6: penso sia il più difficile ma anche quello che alla fine ti fa crescere di più!
Complimenti per il vostro italiano e in bocca al lupo con gli uomini italiani 😛
Infatti incontrare ostaccoli ti da la possibilità di pensare a alternative alle quale non avresti ma pensato prima. Una volta superati sei cresciuta e puoi essere fiera di quel che hai fatto, questa senzasione è unica.
Scrivere in italiano non è sempre semplice ma grazie 😉 In bocca al lupo con tutti gli uomini, di qualsiasi naizionalità ahah 😛
Guarda la differenza, io nata in Italia e scappata 25 anni fa….e quando ho provato a starci dinuovo…sono ri-scappata! E’ proprio vero che uno di adatta ed abitua a cio’ che gli piace e dove si sente a casa :9
Dici che non cela faremo più a tornare in Francia? ahaha. Hai ragione, poi ci si sente a casa dove l’anima si sente a casa. Per noi è un periodo un po più corto dal tuo che siamo fuori dal nostro paese ma c’è questa strana e piacevole sensazione di libertà che ci impedisce per il momento di tornare indietro. Chissà se è l’effetto Torino o solo il fatto di essere fuori dalla Francia? 😉
Il manuale di istruzioni per gli uomini italiani non l’hanno dato neanche a noi italiane. Sono uscita con un inglese, ma era impossibile capirlo lo stesso quindi mi sa che è un problema comune a tutte le donne del mondo ahahah
Ahahah non so se essere rassicurata o meno leggendo il tuo commento !
Buona fortuna con gli uomini inglesi allora 🙂