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giro nelle saline in sicilia
Mar 02, 2019

La Sicilia, un viaggio nel tempo

Partiamo alla scoperta della Sicilia!

Oggi ci prendiamo per Robinson Crusoe, vi portiamo su l’isola a tre punte: la Sicilia! Nella categoria dei migliori Film Peplum, viene candidata la Sicilia! Terra pregiata dai più grandi conquistatori, la Sicilia è stata invasa da numerosi popoli. Tutte le grandi culture hanno lasciato una traccia indelebile del loro passaggio, dai Micenei ai Fenici, Greci ai Romani, Bizantini agli Arabi, Normanni agli Spagnoli, la Sicilia è persino passata nelle mani degli Angioini. Quelli si che sono un grande popolo! (Si, una di noi è angioina) Ah il Buono Re Renato d’Angiò. Appoggiate un piede su questa isola, scoprirete allora una nuova dimensione della parola invasione. È la Sicilia che invade i cuori… Tutti i libri di storia sono concentrati in un luogo unico, un libro aperto che racconta la Storia attraverso la propria storia siciliana.

Pensate che stiamo esagerando?

Tra Oriente e Occidente, templi greci e duomo stile arabo normanno bizantino, immense spiagge e scogliere calcaree, riserve naturali e porti cosmopolite vivaci, vulcani attivi e saline popolate da fenicotteri… La Sicilia è una sovrapposizione di paesaggi e di culture che sconvolgono tutti i sensi. È così vasta che abbiamo potuto scoprire solo la parte occidentale. Proponiamo quindi un piccolo itinerario nel Far West siciliano. Parleremo solo di storia e paesaggio. Sul cibo siciliano, chi non conosce la cassata, la granita, i cannoli, gli arancini, il marsala, o ancora il cuscus di pesce? Non se ne parla del cibo siciliano, si assaggia.

All’ovest della Sicilia, cosa visitiamo? Ecco il sommario!

Amunì! Forza!

Quest’isola si merita. Per guidare in Sicilia ci si vuole un po di coraggio. Non siamo tutti capace di affrontare questo caos. Nelle cuffie ci dicono che il viaggio in treno o con il pullman sia una buona alternativa e che sono puntuali! Sorprendente ma vero!  Per chi ha l’anima avventurosa, si può anche valutare l’autostop ma attenzione in certe zone, è il paese di Don Corleone, CAPITO? (eh si, con un articolo sulla Sicilia, non potevamo non parlarne).

SECURITY CHECK POINT:
Alt! Fermatevi qui! Prima di andare a visitare la bedda Sicilia, non dimenticare nulla nell’auto o nel bagagliaio. I siciliani stessi non commettono questo errore. La Sicilia ha una reputazione che non viene da nessuna parte. Non vi diciamo di lasciare la paura trattenervi e rovinare il soggiorno, no, è certamente un’isola bellissima, ma la prudenza è madre delle virtù, come si dice da noi.

Rotta per la punta Nordovest! Confluenza di culture, ecco i nostri preferiti. Non dimenticare la bussola.

Laura, l’avventurosa

PALERMO


Porto di Palermo sotto il sole

Questo sarà il nostro punto di partenza. Dall’aeroporto si raggiunge il cuore della città in 30 minuti, più o meno a seconda dell’autista. Col treno, circa 30 minuti e 50 minuti con il pullman per arrivare alla stazione Centrale di Palermo.
Porto cosmopolita, Palermo è una città dai mille contrasti, un’allegra confusione. Lo concediamo, la città è sorprendente, giriamo la testa dappertutto a farsi male al collo. Palermo è un groviglio di vicoli, l’opposto di Torino, bella quadrata. Il modo più bello per scoprire una città è perdersi fra i vialetti e Palermo è la regina di quel gioco. Passeggiate l’anima vagabonda, senza scopo vero e proprio, seguite le gride dei mercanti del mercato storico della Vucciria o i consigli dagli anziani seduti sulla panchina più vicina, la città è un caos sublime. Le epoche si incontrano con un’architettura che fonde con armonia gli edifici fatiscenti degli anni ’70 con lo stile romanico del capo lavoro dell’arte Arabo-normanno: la Cappella Palatina. Il Palazzo dei Normanni, residenza degli emiri prima di diventare quello dei re normanni ospita questa sontuosa Cappella, si può immaginare lo scontro di culture.

E’ tempo per lasciare la bellissima città di Palermo per nuove avventure. Corleone è una città a 60 km di Palermo, ma occhio, il Padrino potrebbe essere in giro (piccola musica con il mandolino).

MONREALE


Monreale, Sicile

No, non vi spediamo oltre Atlantico, ma vi invitiamo a salire in cima al “Monte Reale”, una piccola città al nome intrigante che domina Palermo. Potrete scoprire Monreale camminando grazie al parcheggio all’ingresso della città. Il duomo Santa Maria Nuova, è ricco di mosaici bizantini: uno stupendo quadro nato da un incontro di architettura normanna, araba e bizantina. Una vera e bella sorpresa.

ERICE


Erice, Sicile

Amunì verso la piccola città medievale. Salite verso l’ovest dell’isola, dal suo promontorio naturale, Erice è arroccata a 756 m sul livello del mare. Da li, una vista mozzafiato sul Golfo, con i capelli al vento e gli spruzzi del Bacino del Mediterraneo (quasi quasi ci ricordano la Costa atlantica). Palazzi di pietra e patrimonio eccezionale, mancano solo i cavalli per ritrovarsi come una volta. Camminate sulle piastrelle attraverso le antiche fortificazioni del Castello di Venere, per godere di una vista impareggiabile sul Parco di San Vito lo Capo, sulle Isole Egadi o sul Monte Cofano. Passeggiate tra gli agrumi e i pittori che vengono per l’ispirazione. La leggenda narra che durante i giorni più limpidi, puoi persino vedere la costa africana. Beh, è solo a 300 km in linea d’aria. Di fronte, le Isole Egadi… Da non perdere!

Piccolo trucco: parcheggiate l’auto all’entrata della borgata e finite a piedi. L’intero villaggio è una ZTL.

MARSALA

Fra vino e saline


In fine giornata, scendete tranquillamente per prendere il tempo di ammirare le saline tra Trapani e Marsala. Godete il tramonto sulle montagne di sale appena raccolto di questa riserva naturale. Volo di fenicotteri, aironi e altri uccelli tra le vecchie saline, un vero e puro momento di quiete. Queste saline sono anche visitabili. Chiacchierate con i lavoratori del sale. Un paesaggio incantevole, un’atmosfera rilassante che farebbe impallidire qualsiasi maestro yoga.

Ovviamente come vere francesi dell’ovest della Francia, non abbiamo potuto impedirsi di confrontare la qualità del fiore di sale della Sicilia con quella dell’isola di Noirmoutiers (e non parlateci del sale di Guérande!) : non male dai!

La città di Marsala, tira il suo nome da “Marsa Allah” e ci racconta una storia degna della guerra di Troia. La piccola città portuale della punta occidentale dell’isola, a causa della sua posizione geo strategica, fu costruita e distrutta molte volte. Roma antica, Fenici, Cartaginesi, Numidi si scontrarono qui molto prima dello sbarco delle truppe USA dalla Seconda Guerra Mondiale. Nel 1860, lo sbarco a Marsala, fu pure uno dei momenti iniziali della spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi. Ci sembra essere protagonisti del libro “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Ricca di storia, oggi Marsala ci offre anche il famoso vino, ma anche con il famoso cuscus di pesce. Un piatto che è più spesso consumato con la carne in Francia.

MAZARA DEL VALLO

Kasbah di Sicilia


Mazara del Vallo

Sempre in provincia di Trapani, a 30 minuti di Marsala, Mazara del Vallo soprannominata la Sicilia tunisina. I vialetti tortuosi ne valgono la pena: i suoi abitanti hanno trasformato le mura della città in vere opere d’arte. Pareti perfettamente bianche, porte colorate, ceramiche, lo storico quartiere della Kasbah è un museo a cielo aperto. Un’atmosfera unica, che vi porta nel Magreb. Le sue numerose chiese dell’XI secolo e le sue piazze circondate da palme vi faranno viaggiare e sognare. Una città pulita con palazzi restaurati, decisamente multiculturale ma diversa dall’atmosfera caotica di Palermo. 

VENI VIDI VICI

La Sicilia non si visita, si vive. Un’esperienza esaltante per i nostri cinque sensi che ci trasporta di epoca in epoca a ogni nuovo passo. Questa parte occidentale della Sicilia è solo un breve sguardo su ciò che resta da scoprire di questa terra a tre punte. A pochi chilometri di Mazara, Ercole, Turchi e pirati vi aspettano ad Agrigento per la vostra prossima vacanza siciliana. Diamo la parola al nostro Momo nazionale, il nostro caro amico Guy de Maupassant che ha riassunto quest’isola con dolcezza e meraviglia: “Ma quel che ne fa, innanzi tutto, una terra necessaria a vedersi ed unica al mondo è il fatto che da una estremità all’altra si può definire uno strano e divino museo di architettura

Castello di Venere

Ciccia&Cerva - Author

Amélie & Laura, deux françaises à Turin depuis 2016 !

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Comments ( 4 )

  • Elisa

    Ho visitato solo una piccola parte della Sicilia, la zona di Trapani e Marsala, ma è uno di quei posti che mi è rimasto nel cuore. Spero di tornarci presto per scoprire altre meraviglie di questa regione <3

    • Ciccia&Cerva

      E’ stata un colpo di cuore anche per me (Laura), non mi aspettavo a niente andando li per lavoro e invece adesso non vedo l’ora di tornarci insieme a Amélie per farle scorpire questa parte della Sicilia 🙂 Ci manca tutta la parte Est con l’Etna anche.

  • Sono siciliana e beh, devo dire che un po’ la premessa sulla sicurezza mi ha lasciata perplessa 😀 vivere all’estero mi ha permesso di guardare con occhi distaccati la mia terra e non credo sia meno sicura di tante altre isole o Paesi, poi se ci si vuole abbandonare ai luoghi comuni e’ un altro discorso 😉 per il resto beh, la zona che avete visitato voi offre sicuramente paesaggi spettacolari.. a presto!

    • Ciccia&Cerva

      Ciao Giorgia, grazie per il tuo commento e per quanto riguarda il momento “prevenzione”, non è abbandonarsi ai luoghi comuni. Possiamo capire che da siciliana non ti piaccia molto leggerlo ma i siciliani stessi ci dicono sempre di non lasciare niente in macchina e ci vado molto spesso per il lavoro (Amélie). E in effetti, ho sentito da parte loro molte storie di furto in macchina. Non stiamo dicendo che è peggio di altri posti pero questo articolo parla della Sicilia e non dirlo non sarebbe corretto perché spesso la gente in vacanza si lascia vivere e fa meno attenzione ai propri oggetti personali percio meglio prevenire. Tutto qui 🙂

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