Espatrio in Italia: Strane bestie questi espatriati!
Racconto da espatriate in Italia
Oggi, vi parliamo della nostra esperienza come espatriate, sebbene non siamo partite molto lontano dal nostro paese, ce ne sono delle cose da raccontare ! Allora ecco come viviamo questa espatriazione all’estero e più precisamente in Italia.
Baby Expat
Quando si parte a vivere all’estero, si lascia la famiglia e amici per crearsi nuovi riferimenti altrove. E quando arriviamo nel nostro nuovo paese, abbiamo questa sensazione di dover riprendere tutto da zero. Dalle formalità amministrative, alla ricerca di un lavoro, all’incontro con la gente, è tutto nuovo e ovviamente in una lingua straniera. E la fase Baby Expat. Perché si, ci sentiamo come dei neonati all’inizio di un tale avventura. Certo, sappiamo già camminare ma comunicare con il mondo esterno è ancora difficile. Allora se, come noi, siete andati in paese non troppo lontano dal vostro e che avete studiato la lingua per diversi anni prima di arrivare, già vi possiamo assicurare che vi facilitate la vita!
Casa mia e bipolarità
Torno a casa!
Ma in Francia o semplicemente a Torino?
La vita all’estero ha un lato un po paradossale, questa fitta tra “a casa mia in Francia è meglio” e “qui in Italia mi sento davvero bene”. Una sensazione strana, stimolante perché impari tantissimo, sempre, su tutto, ma senti anche dentro di te la malinconia perché ti perdi tanti momenti in famiglia, torni raramente a casa tua (se come noi, non hai nessun linea diretta aerea oppure perché vivi dall’altra parte del monde… (Firmiamo tutti una petizione per l’apertura di una linea aerea Torino-Nantes!). Dopo un po, ti rendi conto che “torni a casa” per le vacanze e poi quando sono finite, torni di nuovo “a casa” e li cominci a chiederti se non saresti diventata schizofrenica? Oppure se alla fine non hai più una vera casa? O allora ne hai due? Ma, chi sono?
Vivere in un altro paese che il suo vuol dire anche ritrovarsi confrontato a delle culture diverse e a volte rivoltarsi contro una mentalità diversa della nostra. La nostra identità è forte e secondo noi si rafforza quando viviamo sul lungo termine in altro paese. Cosi, senza farlo apposta, ci ritroviamo a paragonare sempre con la Francia. Che sia in bene o in male, siamo le prime a criticare la Francia, da buone francesi che siamo.
Cercasi Tempo Indeterminato, amicizia a durata limitata
L’espatriazione è anche affezionarsi a delle persone per una durata limitata. E si, le persone che incontriamo sono anche loro in movimento, allora prima o poi, partiranno. Oppure noi, partiremo. Questo persone non le dimentichiamo, abbiamo solo imparato a lasciare le persone che ci sono vicine. Tra l’altro, non è a caso che diciamo spesso “sto ancora un po a Torino”… Il “un po” non ha nessun valore nel tempo, è solo un modo di vivere sempre a breve termine. Ci costruiamo in parallelo una rete di amici.
L’espatriazione è a doppio taglio. Permette anche di consolidare la rete di amici in Francia ma ha anche questo effetto spiacevole (ma necessario) di ridurla. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore come si dice… Alea jacta est e Hakuna Matata! Tuttavia, dobbiamo ammettere, difficilmente si crea una routine perché i nuovi incontri sono diventati una nuova abitudine di vita dove, forse, in Francia, saremmo più facilmente rimaste con i nostri amici d’infanzia. La nostra zona di comfort è più malleabile.
Con te partiro
Quando vivi all’estero, spesso devi spiegare cosa fai e perché in questo paese precisamente. E ogni incontro, la stessa canzone!
Near, far, wherever you are! … Sto volando Jack !
My heart will go on
In Italia, la particolarità quando sei straniera è che tutti pensano che sei venuta qui per… Rullo di tamburi: L’AMORE! Ah l’amore, chi non sognerebbe di fare la sua vita al fianco di un bel italiano che vi sussurano dei “ti amo” come ci fosse un domani, che ci fa la serenata accompagnato del suo mandolino e che vi cucina tutti giorni la pasta (al pesto, alla carbonara, alla matriciana…). No, vi rassicuriamo (o vi deludiamo?), non è cosi la vita con un italiano. Tranne per la pasta, ah la pasta è sacra !
Comunque, torniamo all’argomento…
Quindi, dicevamo che in Italia, la prima ragione che viene in mente alle persone (italiane) che incontriamo è che abbiamo seguito l’amore… E allora, non importa che stiate parlando con il parrucchiere, il collega, una cliente o un manager che vi fa passare un colloquio. Dopo tutto questo, spieghiamo che siamo venute per il lavoro e vi assicuriamo che l’espressione della loro faccia è molto divertente. Uno perché qui fino a trent’anni siamo considerate studentesse e soprattutto perché la migrazione per il lavoro non si fa spesso in questo senso. Si, diciamocelo, l’Italia non è conosciuta per la sua ricchezza di opportunità lavorativa (purtroppo).
Legal Legalization
Vivere all’estero è un po come una droga (dolce, vi rassicuriamo), c’è questa sensazione quando l’hai assaggiato che non riuscirai più a tornare all’ovile. Come se la tua vita nel tuo paese natale sarebbe più insipido, con meno sfide al quotidiano (di cui sogniamo in segreto a volte). Non che viviamo chissà che avventura ogni giorno a Torino, ma esiste questa piccola cosina che ci impedisce di tornare a casa. Ci convinciamo che è perché Torino sarebbe la cima del triangolo della magia nera E della magia bianca. Il nostro appartamento trovandosi alla punta del vertice, può essere che la città ci abbia stregato.
Ma sono completamente pazze?
Forse si ! Torino è a solo 1ora e 30 minuti della Francia ma comunque lontano da casa nostra (paesi della Loira), pero’ ci sentiamo più che mai espatriate. In ogni caso, è un’esperienza molto arricchente a livello personale, una sorta di sfida quotidiana, un gioco di equilibrio con la nostra nuova bipolarità insomma. Non esitate a condividere con noi la vostra esperienza di vita all’estero